Ragazzi, mi trovo davvero in difficoltà. Poniamo il caso che io brami una sfolgorante carriera politica, per il mio futuro. Ecco, in quel caso dovrei davvero imparare l'arte della diplomazia.
Mi vedo già davanti allo specchio, mentre cerco di fare la faccia seria, scandendo con voce grave: "Condanniamo fermamente la vile aggressione a Daniele Capezzone, al quale va la nostra solidarietà, Seriamente, a chi sta simpatico Capezzone? Voglio dire, stava sulle scatole anche ai suoi ex colleghi Radicali, quanto può essere apprezzato dai colleghi pidiellini? Per quanto ne sappiamo è stato Bonaiuti,
Ora in compenso potranno parlare di network dell'odio, di mandanti morali, di abbassare i toni. E le agenzie stampa mi ammorberanno per tutto il giorno con falsi messaggi di solidarietà. Che poi Capezzone frignava già prima che gli dessero l'ennesima occasione per fare la vittima. Ah, e comunque non ha alcun occhio nero, me l'ha detto un giornalista testimone oculare.
-Berlusconi: "Con questi pm serve Lodo". Ma solo due giorni prima affermava di non aver mai chiesto il Lodo (che in realtà è una Legge e NON un Lodo, repetita iuvant). Sigh.
-Nuovo scandalo-minorenni per Berlusconi: stavolta si tratta di una marocchina dell'entourage di Lele Mora. La ragazza, si dice, "racconta fatti, incontri, contesto, particolari, fa i nomi di protagonisti e comprimari". Ad ogni modo, andiamoci cauti, sia perchè pare ci siano anche smagliature e vistose contraddizioni nel suo racconto, sia perchè la ragazzina ha offerto ai giornali questa storia dopo essere stata fermata perché priva del permesso di soggiorno.
-Feltri su Fini: "Non tutto può essere archiviato. Gli italiani hanno il diritto di sapere". Sono d'accordo. Parliamo di Antigua, di stallieri mafiosi in ville fregate a orfane mediante avvocato connivente, di corruzione di giudici, di società off-shore, di logge massoniche, di stragi di mafia e trattative tra mafia e Stato, di depistaggi sulle stragi neofasciste in nome della strategia della tensione, di democristiani mafiosi "a scadenza" (fino al 1980) prescritti-ma-spacciati-per-assolti, di fasciosbirri mandati a pestare uomini, donne, vecchie e bambini che dormivano in una scuola, per poi tentare pure di incriminarli con prove false.
No, davvero, parliamone.
-La W di Ciwati non sta per Walter, bensì per Web. Ve l'avevo già detto?
Ad ogni modo, Civati
Come fanno notare però anche i commentatori del suo blog, però, non l'avrà detto, ok, ma lo ha fatto capire.
L'ha fatto capire insistendo a piu' riprese su questa "coincidenza", facendo notare il triplicamento dei rimborsi per chi si recherà a Roma, facendo ironia sulla base che si riavvicina ai vertici "grazie a loro", rigirando i messaggini che gli vengono spediti dagli "eretici" (che annunciano con orgoglio di andare con lui a Firenze e non a Roma) e così via. De facto, STA accusando Bersani di "boicottarlo", solo che non lo vuole dire apertamente (vuole solo farlo notare con giri di parole, insinuazioni, provocazioni, blanda ironia e acido sarcasmo) e rosica se L'Unità dice a chiare lettere quel che lui pensa. Fa il manovriero? Il filisteo? L'ipocrita?
Chissà.
Di sicuro pochi credono al suo slogan ("si parlerà del paese, non del PD"). Di PD e di Bersani, temo, si parlerà eccome. Se si parlerà di Firenze, in futuro, se ne parlerà solo come ennesimo tassello della polemica tra partito e rottamatori, certo non per le grandi proposte che si presume vengano fatte. Il messaggio che passerà sarà quello, quasi sicuramente, e non sarà tutta colpa dei media se così sarà. Di sicuro, come notano anche nei commenti, scegliere di andare a Roma o a Firenze il 6 novembre sarà un atto politico, sia che si vada da una parte, sia che si vada dall'altra.
E chi dice che l'equazione "Firenze = Rottamare Bersani" sia errata, lo dica a Renzi, che continua a rilasciare dichiarazioni in tal senso. E i
Poi oh, facessero tutti un po' come cavolo gli pare, non siamo ai tempi di Stalin. Basta che lo facciano con senso di responsabilità e senza ipocrisie. Specie se non rappresentano solo se stessi e il loro pensiero, ma anche quello di un intero circolo.
-Vendola, parlando con i giornalisti, ammette la possibilità di un governo tecnico, con l'Udc dentro e persino i finiani, per riscrivere la legge elettorale. Vendola, eh, mica Bersani. Chiariamo una volta per tutte che la fantomatica alleanza con l'Uddiccì riguarderebbe solo la formazione di un eventuale (TEMPORANEO) governo tecnico. Non si parla di ammucchiate e carrozzoni che vanno al governo solo per durare due mesi o tutt'al più due anni (non funzionò con l'Udeur, figuriamoci con l'UDC che è il suo fratellone maggiore).
C'è chi dice "la legge elettorale si può cambiare anche in Parlamento, senza governi tecnici". No. Perchè probabilmente cadrebbe il governo su di essa, ergo si andrebbe a elezioni anticipate con l'attuale Porcellum. O si farebbe comunque un governo tecnico. Che - notizia flash- non sarebbe un governo tecnico.
Come dice anche Napolitano, non esistono "governi tecnici". Perchè? Perchè ogni governo deve avere la fiducia delle Camere (elette dal popolo e senza obbligo di mandato personale). Checchè ne dica Berlusconi, non sarebbe un colpo di stato perchè, prima di sciogliere le Camere, il Presidente della Repubblica ha il dovere di verificare se è possibile formare un altro governo che abbia la fiducia delle Camere.
Quindi il governo "tecnico" non è tale, perchè dovrebbe avere comunque la fiducia delle Camere. E se la ha, siamo nel pieno rispetto della Costituzione. Una bugia ripetuta non fa una verità.
-Buttiglione, presidente dell'UDC, su Vendola: "Non credo sara’ l’Obama italiano, anche perchè in politica non devi fare discorsi religiosi nè scaldare il cuore della gente, devi risolvere i problemi."
Ok, ci può anche stare, ma quale sarebbe la tua ricetta pragmatica da contrapporre al parolaio Nichi? Oh, già, carinerie come "l'omosessualità è oggettivamente sbagliata". Se i tuoi "fatti concreti" sono questi, beh, epic fail.
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