venerdì 3 dicembre 2010
Piccola buffona (a.k.a. le regole valgono solo per gli altri)
Si chiama Federica Fabbretti e fa la fisioterapista.
Fan di Luigi De Magistris, da qualche anno milita nel movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino (fratello di Paolo) e fino a poco tempo fa viveva nel totale anonimato.
Finchè non riesce a trovare l'occasione per avere il suo minutino di gloria, complice un ignaro Piero Fassino.
Che accade?
Semplice: sul web inizia a spopolare un video (sponsorizzato immantinente dal Fatto Quotidiano, of course) dove Fassino, circondato da una folla imbufalita di agendine rosse invasate (che lo accusano di "non dire in tv che Berlusconi corrompe magistrati"), sbrocca e se ne va.
Federica può quindi urlare la sua indignazione per "i politici lontani dalla gente e dal paese reale", che "è spocchioso e non guarda le persone negli occhi", che "Di Pietro invece è fico perchè sa parlare coi giovani, sa farsi capire e sa dire le cose in faccia (= urlare mafiosofascistapiduista)". E, soprattutto, che lei la Costituzione Italiana ce l'ha "nel cuore".
Il che sarebbe bello e incoraggiante in qualsiasi altra situazione...se non fosse che ormai blaterare di Costituzione (e Pertini/Berlinguer/questionemorale/eccecc) è diventato una moda, perchè "fa figo", anche se i suoi recenti fan non l'hanno neanche letta (o capita).
Fassino, per carità, si è rivelato totalmente incapace di gestire una situazione del genere. Gli è mancata la capacità di reggere alle provocazioni e di saper reagire e gestire la situazione. Lungi da me l'idea di difenderlo (seppure le accuse mossegli fossero pretestuose e quello fosse un palese trappolone).
Come dice un mio amico, quel video "Ci mostra la vera, attuale spaccatura tra sinistra e mondo reale, che non si concretizza soltanto in leader più o meno capaci, ma in cittadini indignati che non riescono a concretizzare la loro rabbia e passione in una spinta politica seria e non contraddittoria.
Fassino sbaglia nel rispondere, ma quei ragazzi sbagliano a domandare. Si comportano come una folla inferocita, come gente che ha già capito tutto, senza usare la possibilità che hanno di parlargli per un vero dialogo costruttivo sui problemi e le strategie da contrapporre."
Ma torniamo a noi: la Fabbretti ormai è famosa, specie per aver sparato contro il malvagio PD e i suoi nefandi dirigenti. Salvatore Borsellino elogia "Federica la piccola/grande" con una storia strappalacrime.
Pertanto, da fisioterapista attivista, viene subito promossa sul campo a "giornalista" del Fatto Quotidiano, nella sua versione online.
In realtà scrive a quattro mani con Martina Di Gianfelice, sua amichetta delle agendine rosse: che vi devo dire, evidentemente da sola non ce la faceva a scrivere.
"Ok, l'abbiamo capito, ti sta sulle palle a pelle". E invece no. Semplicemente, non ho mai tollerato la disonestà intellettuale e i doppiopesismi. Ma andiamo con ordine.
Carlo Vulpio, giornalista, critica De Magistris, idolo della Fabbretti, reo di aver votato a favore del ritorno del nucleare in Europa (semplificando molto). "Federica la piccola" tuona contro Vulpio: "che schifo!", "tu pugnali De Magistris alle spalle!", "De Magistris è una speranza per l'Italia, è dalla nostra parte! Farà anche degli errori, ma in buona fede!". Se si critica una persona onesta come De Magistris, aggiunge, allora tanto vale lasciare l'Italia alle varie Iva Zanicchi.
Cioè, in pratica usa la stessa giustificazione traballante di chi si lamenta delle critiche al PD ("così si aiuta Berlusconi"). Solo che se lo fa lei va bene.
E ora passiamo al fatto che mi ha convinto a scrivere questo post: vi ricordate della storia di Luigi De Magistris rinviato a giudizio? Vi ricordate del famigerato codice etico dell'IdV, che imporrebbe a De Magistris di autosospendersi dal partito (e/o di dimettersi da europarlamentare)?
Ne ho già parlato in passato, in questo blog. Ho menzionato le motivazioni balorde e insensate portate da Di Pietro e De Magistris per far sì che LdM, in via eccezionale, non si dimettesse. Ho citato le sacrosante critiche a questo ragionamento incoerente, portate avanti con coerenza da Travaglio e dalla Forleo. Così come la difesa complottistica di Sonia Alfano.
Ora tocca a Federica Fabbretti: cosa si inventerà per difendere il suo beniamino?
E' presto detto:
1) la Piccola (scusate se cito solo lei trascurado la Gianfelice: aggiungete mentalmente anche il suo nome, tiè) si fida di lui perchè ha "gli amici giusti" (Travaglio e la Forleo) e "i nemici giusti" (Berlusconi e co.). Peccato che Travaglio e la Forleo sono proprio coloro che han chiesto a DeMagistris di essere onesto e di dimettersi.
2) Segue la struggente storia del primo incontro tra Federica e Martina, il tenero particolare di DeMagistris appisolato su un sedile del pulmino, l'occhio della madre, gli stivali dei soldati, la carrozzella del bambino ecc ecc. Mi hanno convinto: è troppo puccioso. Difendiamolo.
3) E' stato rinviato a giudizio per "abuso di atti d'ufficio", e in pratica le due tizie dicono che è un reato del menga e quindi 'sticazzi. Suggerisco di aggiungere questo criterio al Codice Etico dell'IdV.
4) Eh sì, in uno Stato ideale si sarebbe dovuto dimettere, ma l'Italia non è uno Stato ideale. Questa giustificazione è puro genio. In pratica, siccome personaggi ben peggiori son rimasti impuniti, allora manco lui dovrebbe essere punito. Uno degli argomenti più berlusconiani mai visti. Finalmente Bassolino, Loiero e De Luca possono rivendersi quest'argomentazione forte contro il grillino di turno.
5)Qui c'è la poesia pura: il rinvio a giudizio è stato disposto da un pubblico ministero e accolto da un giudice. Sia Berlusconi che De Magistris se ne sbattono. Qual è la differenza tra i due, allora, si chiedono le piccole?
Semplice: FINORA De Magistris risulta incensurato, è stato FINORA sempre assolto e non ha neanche dovuto pagare dei giudici per arrivare a questo risultato.
Le geniette non capiscono che semmai di queste cose si tiene conto per le ATTENUANTI, non per formulare il giudizio. 'Sticazzi se una persona ha il passato immacolato.
6)"Non è corretto aggirare il codice etico quando fa comodo, ma il codice etico va adattato alle situazioni e ai casi". Spiegatemela, mi sembra tanto una supercazzola (ciao, Mario...).
7)"Chi decide la linea di demarcazione nei vari casi tra legge burocratica e giustizia?" Le due non lo sanno: sanno solo che far autosospendere o dimettere DeMagistris "non sarebbe giustizia". Oh, ci fidiamo, eh?
8)Qui si raggiunge l'inarrivabile: De Magistris viene paragonato a Orwell e Gramsci. Cito testualmente:
<<Antonio Gramsci finì sotto processo durante il regime mussoliniano. Nessuno, dei sostenitori di Gramsci, si sarebbe mai sognato di chiedergli le dimissioni.
George Orwell diceva: “nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario”. A volte, se sei in Italia, diventa anche un atto potenzialmente portatore di rinvii a giudizio, se non di vere e proprie condanne. Che ne dite, facciamo autosospendere anche George Orwell?>>
Buffo che abbiano menzionato proprio loro due:
-che Gramsci preferì finire in carcere piuttosto che espatriare (come gli veniva fortemente consigliato).
-Orwell era anche e soprattutto quello che nella Fattoria degli Animali diceva: "tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri". Brave, avete fatto autogol. EPIC FAIL.
Sono uguali a coloro che dichiarano di disprezzare. Anzi, sono peggio, perchè sono pure ipocriti e incoerenti.
Cavilli, distinguo, arrampicate sugli specchi, tirare in ballo presunti complotti come scusa per non seguire la legge, doppiopesismo a favore di chi pare a loro, regole che si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici...
Per una che sosteneva di avere la Costituzione nel cuore (ma che non vuol rispettare neanche il codice etico di un partito), s'è rivelata una delusione bell'e buona.
Chissà quanto è "vicina alla gente e al paese reale" lei, ora.
POST SCRIPTUM: I COMMENTI
A)Vincenzo De Luca era rinviato a giudizio per fatti del tutto discutibili, ma per Il Falso Quotidiano era già un delinquente, un corrotto, un pericoloso criminale, un Totò Riina.
De Magistris viene rinviato a giudizio dalla stessa procura di Salerno, ma è onesto e puro, quindi è innocente, quindi non deve dimettersi e anzi deve violare il codice etico del suo partito, che lui stesso ha sottoscritto.
Esempio calzante. Il codice etico dell'IdV probabilmente è sbagliato, e forse non è detto che un politico debba SEMPRE dimettersi se rinviato a giudizio. Ma mica gliel'ho imposto io, 'sto codice etico.
B)c’era bisogno di cotanto panegirico per difendere De Magistris? le persone basta guardarle negli occhi e quelli di Antonio Borghesi hanno un non so che di viscido ,tipo serpente
C)Può bastare guardare negli occhi una persona per capire se è una persona per bene.
AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAH!!! Genio!
Secondo 'sti due tizi, De Magistris ha ragione e Borghesi, collega dell'IdV che lo critica, ha torto. Perchè? PERCHE' HA LETTO LA VERITA' NEI LORO OCCHI.
Lombroso was right.
E ora fissiamo tutti attentamente gli occhi di Travaglio (che a differenza di Borghesi non può essere accusato di essere un ex leghista) e della Forleo, su!
E su questa nota, chiudo. Ognuno si faccia la sua idea. Anzi no, fatevi la mia idea, ve lo ordino.
Buonsempre.
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Come appunto già dici nel 18esimo rigo del post, tutto si può riassumere con una singola semplice parola: "moda". Pura e semplice.
RispondiEliminaE' per "moda" che molti adottano cause apparentemente nobili, si fanno portatori di determinati valori comodi da "indossare", ma del quale non riescono a vedere e/o comprendere, e nemmeno si sforzano di farlo, il rovescio della medaglia, difendono i loro "beniamini" a spada tratta.
Ho amici nell'Idv. Conosco l'Idv. Ho votato due volte per l'Idv. Non nutro alcuna stima per il partito Idv (la prima volta che ho messo la X su di loro era perchè era quello che mi faceva meno schifo o pena, e questo dopo essere andato a vedere Veltroni a Bologna nel 2008...vedi un po' te), per Di Pietro un po' sì, ma a giorni alterni.
Secondo me, in una realtà parallela non-berlusconica, l'Idv sarebbe stato a destra. Ma questo non significa niente.
Non conosco la vicenda di De Magistris, quindi mi guardo bene dal giudicare: magari, che ne so, era una imboscata per farlo fuori partita proprio dall'interno dell'Idv (nella politica, cose del genere si vedono, sono all'ordine del giorno).
Nel dubbio ci si dovrebbe dimettere, questo è sicuro e su questo sono d'accordo con te. E la cosa che mi inorridisce non è tanto ciò che scrive o pensa questa ragazza, quanto piuttosto come non si riesca ad essere, mai, mai, mai, davvero obiettivi sulle cose.
Non bisogna fare confusione tra politica e stima personale o affetto umano, o veramente si finisce per essere davvero tutti uguali, divisi dai battibecchi ma riuniti nel mandare in culo le regole.
L'IdV lo votai anch'io, sempre ai tempi di Weltrony (alle europee poi votai S&L dopo aver assistito alla presentazione di un libro di Claudio Fava).
RispondiEliminaE la cosa più tragica (e paradossale) è che ora come ora il governo Berlusconi possa essere salvato proprio da un (due?) deputato(/i?) eletto dall'Italia dei Valori, nelle votazioni del 14.
Brancolando da una sezione all'altra del PD (versione juniores e non) mi trovo spesso a lottare contro prese di posizioni "a prescindere", difese d'ufficio di questo o di quello, fideismo, idolatria e mancanza di obiettività.
Come lottare contro questo, se anche "dall'altra parte" l'obiettività latita, sostituita da capezzoneschi elogi del messia?
E come posso evitare di diventare anch'io un acritico megafono del mio ducetto personale?
It's a neverending battle.