mercoledì 3 novembre 2010

Ramoscello di (nuovo) ulivo


Come sa chi mi legge da un po', mi sto un tantinello accanendo su Giuseppe "Pippo Ciwati" Civati.
Ciò detto, per quanto mi riguarda il caro Pippo spesso e volentieri se le cerca. E, visto il mio carattere sanguigno, le trova.
Pur tuttavia, mi ritengo una persona grossomodo obiettiva, per cui diamo a Civati quel che è di Civati.
Questo articolo lo condivido profondamente e lo ritengo molto intelligente.

"Se B dice una cosa, c’è sempre gente pronta con un cartello che si precipita in piazza, alla disperata ricerca di un fotografo che immortali l’indimenticabile replica. Ieri B ha detto: «meglio donnaioli che gay». E allora tutti a rispondere: «meglio gay che B». Ora, va bene tutto, ma vorrei che fosse chiaro che dire «meglio gay che B» è altrettanto stronzo (come lo sarebbero altre declinazioni, del tipo «meglio neri che B», «meglio ebrei che B», ecc.). Spero che Quelli Dei Cartelli se ne rendano conto. E che prima di cercare il flash e l’inquadratura migliore pensino a che cosa scrivere, sul loro inseparabile cartello."

La sgradevole sensazione che il messaggio che passi sia "PERSINO gli invertiti sono meglio di Berlusconi" non mi passa, in effetti.
Perciò, bravo Pippo e cammina dritto, sennò ti metto nel giornaletto.

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