lunedì 1 agosto 2011

Di sinistra, no. Giornalista, neanche.



Vi ricordate di Ferruccio Sansa? Ne scrissi proprio l'altro giorno su questo blog.

Alle critiche rivoltegli dopo il suo articolo non ha risposto direttamente: ha preferito farsi difendere dell'avvocato d'ufficio, ligure anch'esso: tal Pierfranco Pellizzetti.
Biografia essenziale: ex membro del Partito Liberale Italiano, ex membro del Partito Repubblicano Italiano, ex piccolo imprenditore. Articolista per Micromega, entrò in polemica con l'UAAR per il suo articolo "Ateobus, la sagra delle sciocchezze".

L'imprenditore prestato al giornalismo scrive pertanto quest'articolo: "Sansa non è di sinistra, è giornalista".

Cominciamo proprio dal titolo: "non è di sinistra", e ok, c'ero arrivato da solo. Infatti è grillino (video).
Ma dato il suo clamoroso scivolone sulla panzana dei gattini bonsai in bottiglia, se permettete, avrei dei dubbi anche sul fatto che sia "giornalista".

Anche Pierfranco, come l'amico Ferruccio, decide di "fare outing" solo ora, rivelando anch'egli "intimidazioni" non meglio precisate. Un altro cuordileone che non cita nulla di concreto.
Ci rivela inoltre che Ferruccio Sansa, a volerlo definire politicamente, è al più un “cattolico democratico”. Brrrrr.

Segue poi una sua sapida classificazione dei giornalisti:

"D’altronde nell’informazione circolano tre tipi umani: “i giornalisti/giornalisti” (quelli al servizio della notizia e del lettore), “i giornalisti impiegati” (che timbrano il cartellino quotidiano come tante mezze maniche) e infine “i politicanti sotto mentite spoglie” (referenti privilegiati di una parte o di tutte le parti politiche. Riconoscibili per le interviste a comando, tipo quel vice di Repubblica che a Massimo D’Alema ne ha fatto svariate centinaia)."

 A quanto pare, per il Pellizzetti anche Massimo Giannini de La Repubblica è un dalemiano infiltrato.
Anzi, magari tutta Repubblica è dalemiana, pare di intuire. Pensa se non lo era.
Così facendo, però, Pellizzetti si rovina con le sue stesse mani e si rivela un ben misero avvocato difensore: a ben vedere, Sansa appartiene anch'egli all'ultima categoria dei "politicanti sotto mentite spoglie".
La descrizione coincide: "referenti privilegiati di una parte politica".
Beppe Grillo del resto disse di lui: "Finalmente abbiamo qualche giornalista che è con noi, un giornale che è con noi, e forse avremo qualche trasmissione, qualche radio...noi stiamo agendo come virus, e loro sono i primi ad essere stati contaminati!" (da 5:30 a 6:30, nel video).

Non manca, nell'articolo di Pellizzetti, anche l'ennesima citazione della parola feticcio, "Casta": temevo non l'avrebbe più utilizzata, ma non mi ha deluso.

Ed ecco infine la tesi di fondo finale:

"Restando in Liguria, sfido a trovare differenze rilevanti tra Claudio Burlando e il suo ipotetico antagonista, Claudio Scajola."


Sì, proprio Scajola, il ministro dell'interno ai tempi di Genova 2001 (do you know, Bolzaneto, Scuola Diaz, Carlo Giuliani?), quello che dava del "rompicoglioni" al defunto Marco Biagi, quello della "casa comprata a sua insaputa". Minchia, 'sto Burlando lo conosco poco (quando andavo alle medie la battuta più gettonata sull'allora ministro dei trasporti era "Qual è il gerundio di viaggiare? Burlando!"...sì, ho avuto numerosi traumi), ma a giudicare da quest'articolo dev'essere proprio un fetentone.

Insomma, torniamo al "son tutti uguali"? Pellizzetti taccia i critici del suo articolo di far parte -cito- della "canea burlandiana".

Ma forse, per capire meglio cosa c'è dietro a tutto ciò, bisognerebbe guardare il quadro generale.
Ferruccio Sansa è figlio di Adriano Sansa. Pretore e magistrato, Sansa Senior divenne Sindaco di Genova nel 1993.
A quanto pare, Burlando e i suoi "fecero fuori" Adriano Sansa, evitando di ricandidarlo e proponendo al suo posto un certo Pericu. Il figlio, evidentemente, è ancora un po' incavolato per la cosa.
Che la lotta tra i Sansa e i Burlando sia in realtà una lotta di famiglia?

Chissà. Resta il fatto che più voci insistenti, in rete e non, sostengono che Ferruccio Sansa sarà il candidato sindaco di Genova del MoVimento 5 Stelle nel 2012.
Che dietro queste "denunce" indignate si celi in realtà una campagna elettorale?
Sarebbe un'altra prova che è proprio Sansa ad appartenere alla categoria dei "finti giornalisti - politicanti sotto mentite spoglie" che Pellizzetti tanto stigmatizza...

So che penserete: "che articolo pieno di basse insinuazioni". Concordo con voi: proprio per questo dovrei farmi assumere al Fatto, lì mi troverei a casa.
Burlando s'impara.

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