venerdì 6 aprile 2012

E Pippo Pippo non lo sa...

Sembrava una così brava persona...

Dopo la figuraccia del CossedduGate di cui parlavo nel post precedente, Pippo "l'ho detto prima io" Civati cerca di ricostruirsi un'immagine politica credibile. Legittimo, e anche giusto.
Lo fa con un post (due, se contiamo la versione per ilPost) dove, come suo solito, elenca le cose che -a suo dire- aveva detto per primo, come una Cassandra inascoltata.
Un post autoelogiativo e pieno di strizzatine d'occhio, pieno di "noi abbiamo detto questo" (noi chi? e a chi?) e "loro ci hanno risposto picche" (loro chi? quando gli è stato detto? quando hanno risposto?).

Caro Ciwati, chi avrebbe mai detto che la Lega era un interlocutore? Bersani ha anzi sempre fatto notare le ipocrisie e le ruberie della Lega di lotta e di governo, quella che tuona contro "Roma Ladrona" e poi magna insieme al resto della cricca (un esempio, ne ho preso uno a caso, basta saper usare google). Se si parla del fatto del parlare a chi vota Lega, quella è un'idea condivisa da tutte le anime del centrosinistra: da sempre si cerca di convincere chi ha votato qualcun altro (il progetto di Veltroni nel quale Civati credette non era proprio questo? Strappare gli imprenditori brianzoli a Bossi e Berlusconi?), altrimenti ci terremmo le nostre percentuali e bòn. Che poi io, da non politico, con gli elettori medi della Lega non ci prenderei manco un caffè, ma questo è un altro paio di maniche.
Chi è che non si è preparato al voto? Bersani, Vendola e Di Pietro lo erano già, i casini con lo spread che han reso il governo di emergenza una necessità sono arrivati dopo.
Il resto, per carità, sono tante belle parole e tanti buoni propositi, molti dei quali banalmente condivisibili.

Pippo Civati & Paolo Cosseddu/Popolino/il fake del fake


Ma soprattutto, Pippo, è un mal comune, che ci vuoi fare?

C'è stato chi, inascoltato, diceva che Veltroni era un venditore di fumo, che avrebbe portato il PD a sbattere contro il guard-rail.

C'è stato chi diceva che Chiamparino era un rinunciatario, che Marino non aveva sufficientemente seguito, che l'alleanza in nome del nuovismo fine a se stesso ma senza punti fermi non avrebbe portato a risultati solidi.

C'è stato chi diceva che di Matteo Renzi non ci si poteva fidare, che era un immenso bluff, che un'alleanza basata solo sul tema della rottamazione ma con divisioni enormi su QUALSIASI altro tema non avrebbe avuto futuro.

C'è stato chi diceva che "l'archi-star della società civilissima" Stefano Boeri non era il candidato ideale per le primarie di Milano, che forse era meglio qualcun altro per affrontare Pisapia (se non sostenere da subito Pisapia). E' più o meno il periodo in cui con Boeri ci prendevi il Cynar insieme.


C'è stato chi diceva di voler semplicemente riformare le Primarie (non togliere: ri-for-ma-re) per evitare casini, come puntualmente sono avvenuti a Napoli, Genova e Palermo, si è subito gridato allo scandalo ("Primarie libere e aperte per tutti! Primarie sempre e comunque!"). E noi si voleva semplicemente renderle meno schizofreniche.


C'è stato chi diceva che gli alfieri del rinnovamento fine a se stesso non erano affidabili, come s'è visto con Davide Faraone, prima accusato di voto di scambio, poi (dicono i giuovani riformisti) sostenitore di Leoluca Orlando (di cui diceva peste e corna) quando il risultato delle primarie non gli è piaciuto (ok, almeno lì Civati non s'è esposto).

C'è stato chi diceva che accusare i GD Catania di fare spot (in realtà innocui video per cazzeggio personale) che utilizzavano linguaggi associabili al gergo mafioso era una critica ingiusta e immotivata, soprattutto se proveniva da uno che fa un'iniziativa sui giovani del sud chiamandola "Quei bravi ragazzi"., che è un riferimento alla mafia (americana, però, che a noi gggiovani 2.0 l'America piace tanto) molto più di quanto non possa esserlo la citazione di un video-meme di internet con un panda.

C'è chi diceva che Paolo Cosseddu non era un tipo affidabile, e lo dicevano anche altri civatiani (ad esempio qui, e il resto nei link citati nel mio post precedente), ben prima che facesse il cretino con la storia del fake del fake del fake e dei ricattini andreottiani. Uno che sta danneggiando te e tutto il tuo gruppetto di Prossima Italia, per giunta censurando chiunque timidamente glielo faccia notare.

C'è chi diceva che prima di mandare messaggi di solidarietà a Martina Fake De Carli, bisognava intanto verificare se questi insulti ci fossero stati. E magari verificare di non essere amico di un fake che trolleggiava e insultava a destra e a manca.

Però a che serve, ora, dire "io l'avevo detto"?
E soprattutto, noi potremmo anche pensare che tu sia credibile, a proporti come alternativa.
Basta che ci sia coerenza, però. Per mesi, mesi e mesi ci hai martellato con la storia del riunire la direzione nazionale. Cito solo gli ultimi post più recenti: bisogna "aprire un dibattito nell'assemblea nazionale", quindi "basta discutere sui giornali, bisogna farlo nelle sedi preposte, magari in direzione", (bravo), che non si riunisce da 5 mesi e all'ultima assemblea non s'è votato nulla. Tocca "fare un congresso o perlomeno una direzione, che non si riunisce da 6 mesi". Infine, la direzione nazionale viene convocata. E' il momento della verità. Ci ammonisci sull'unanimismo ipocrita che ne verrà fuori (citando il lungimirante Popolino -sì, quello che gioca a fingersi un fake- assurto a guida, faro e vate). Dai, Pippo! Siamo carichissimi, siamo tutti con te! Stupiscici!!!
Ed ecco che alla fine fai il tuo discorso: un innocuo e tranquillissimo intervento sulla Lombardia.
TUTTO QUI? Dopo tutto questo hype???
Sia chiaro: da consigliere regionale quale sei, fare un intervento legato al tuo territorio di influenza è giustissimo, ed è quello che i dirigenti locali dovrebbero fare. Ma per uno che si è ritagliato un ruolo da (presunta) guida politica e da (presunto) opinion-leader e king-maker, è piuttosto deboluccio.

 Non è che così facendo tu riesca a farti la nomea dell'affidabile, né a smentire chi ti accusa di "gonfiare l’hype, organizzare mille iniziative e poi non partecipare o sostenere poco convinto e molto scettico il primo che passa affermando di essere il suo running mate senza che se ne accorga".

E anche il tuo ex-sodale Matteo Renzi non contribuisce a toglierci quest'impressione, allorché dopo essersi spacciato come colui che avrebbe spaccato il mondo, sparigliato i giochi, sfidato mediante primarie la leadership del PD, dell'intero centrosinistra e dell'Italia stessa...ha annunciato che nel 2014 si ricandiderà sindaco a Firenze. La Mozione Gnegnè e la Politica dei Quaquaraqua non ci appassionano, siamo fatti così.

"In politica alle volte ci si prende e a volte no, l’importante è quello che si costruisce. I grilli parlanti non servono." (Marquinho)

2 commenti:

  1. Ci tengo a precisare che la discussione che ho avuto con Cosseddu (originata secondo me da un fraintendimento, ma chi se ne frega) non ha mai messo in discussione "che fosse un tipo affidabile" e questo vale come smentita. Sei impegnato in una battaglia dei mulini a vento e chi sono io per dirti che sbagli, ma tanto ti dovevo

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  2. Nei post che avevi scritto l'avevi messa in discussione eccome (specie per quanto riguarda la sua vena censoria).
    Purtroppo non ho salvato per tempo i tuoi post. Li avrei portati come prova ma -sorpresa!- non ci sono più.

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